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Immagine del redattoreRoberta Mariotti

Navigare le emozioni

Le emozioni fanno parte di noi. Ci accompagnano in ogni momento della vita.

Piacevoli o spiacevoli, quando proviamo a combatterle otteniamo effetti incontrollabili che si ripercuotono inevitabilmente sullo stato di salute personale e di chi ci sta intorno.

Come fare, dunque, per iniziare a fronteggiare efficacemente improvvisi stati di paura, rabbia, dolore e piacere? Imparare a riconoscerli è senz’altro il primo passo, dopodiché è necessario attribuire loro il giusto valore, allenarsi a coglierli nel momento in cui arrivano e riorientarli in reazioni utili e appropriate.

Il supporto di un professionista può facilitare l’intero processo e lo sviluppo della nostra competenza emotiva, e migliorare di molto il benessere psico-fisico con noi stessi e con gli altri: in famiglia, a scuola, tra colleghi, nelle competizioni sportive. Mediante indicazioni pratiche e strategie da mettere in atto nel quotidiano è possibile costruire quel training adatto per interrompere eventuali abitudini nocive e trasformare le emozioni da limite in risorsa.

Rimproverare il figlio mentre si è impegnati a fare altro; rispondere all’e-mail del collega nello stesso momento in cui si sta parlando al telefono con il capo; preparare la cena, sedersi e mangiare insieme alla famiglia, rimanendo però con la testa altrove, perché presi in una conversazione su WhatsApp: tutto questo è ciò che spesso accade oggi, nella nostra quotidianità. Ci illudiamo di avere il controllo su tutto, ma ciò che otteniamo è solo e soltanto una sorta di “disconnessione” dal “qui e ora”.

Disconnettersi dal “qui e ora” vuol dire perdere presenza e sintonia rispetto a noi stessi, gli altri e il mondo circostante. Fatichiamo a riconoscere le emozioni provate e a livello mentale il calo dell’attenzione è inevitabile, condizionando negativamente processi di apprendimento e performance. Più ci imponiamo di voler essere su tutti i fronti, più contribuiamo a diventare assenti a noi stessi e nei confronti degli altri. Si tratta di meccanismi automatici che, giorno dopo giorno, rischiano di farci perdere potere sulla nostra competenza emotiva. Ed ecco che, a casa, di fronte a mille cose da seguire arriviamo ad arrabbiarci con i nostri cari; altre volte, a lavoro, andiamo in tilt per paura di affrontare un collega particolarmente pressante, o un superiore smoderatamente esigente.

Trascurare le emozioni non è utile – perché ci arrivano in soccorso in diversi momenti – ma come fare per riprendere in mano la situazione senza farci travolgere? Quali strumenti abbiamo per evitare i devastanti o indesiderati effetti di un impeto emotivo?

L’arte di navigare le emozioni” è uno degli appuntamenti del ciclo di seminari su tema “sviluppo personale” condotti da Roberta Mariotti presso la sede di Consulenza Strategica.

Lo scorso 16 Aprile, nell’ultima edizione di “L’arte di navigare le emozioni”, i partecipanti si sono confrontati sui possibili stati d’animo propri, a lavoro o in famiglia e sulle più frequenti reazioni ad essi. Con la guida della dottoressa Mariotti hanno avuto modo di riflettere sui comportamenti già utilizzati per fronteggiare momenti di forte emozione e hanno acquisito manovre e strategie per superare con maggior efficacia eventuali futuri momenti critici.

Come fare per uscire dalla trappola che un picco emotivo può generare? E dalla sofferenza a esso collegata, che blocca e che non consente di pianificare un efficace piano di azione per cambiare la situazione?

Come riuscire a mantenere la calma di fronte alle reazioni irruente di altri che, in maniera diretta o in diretta, ci coinvolgono?

Imprenditori, team leader, professionisti, medici, negoziatori, genitori, insegnanti, operatori sanitari e dell’emergenza: saper gestire le emozioni è una capacità cruciale in ogni ambito e può essere acquisita a ogni età.

Se desideri migliorare la tua competenza emotiva e conoscere come meglio modulare paura, rabbia, piacere e dolore per trasformarle in risorsa partecipa al prossimo seminario.

Con l’opportuno allenamento potrai arrivare a liberarti dalla condizione di “ostaggio dei tuoi sentimenti e di quelli degli altri” e imparare a cavalcare le emozioni per un maggior successo nella vita privata, nello studio, nello sport e nel lavoro.

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